Lasciare la PA per il privato

Ciao a tutti,

lavoro nella PA per un ente regionale da 1 anno ormai: periodo speso per terminare l'università, provare un ambiente lavorativo piuttosto che crogiolarmi a casa e vedere se effettivamente mi piacesse lavorare nel contesto attuale.

Benché sia entrato come funzionario tecnico informatico ho avuto mansioni tecniche poco stimolanti e alienanti (manca personale quindi tutti fanno tutto). Solo ultimamente mi è stato (per ristrutturazione interna) imposto un cambio di mansioni che mi ha portato a fare attività completamente diverse su cui non ho alcuna competenza e dove dipendo fortemente (cosa che odio) da colleghi esperti in tutt'altri ambiti.

Penso di aver raggiunto il culmine della mia carriera (in termini di attività) e quello che mi si prospetta è tutto tranne che appagante eppure dall'altra parte della bilancia peso il fatto che:

  1. prendo uno stipendio più che adeguato (spesso effetto "woooow")
  2. terminate le 7h 12m sono praticamente a casa lontano da stress e problemi lavorativi
  3. ferie e permessi senza tante "storie"

Quello che pesa tanto, più della mia incapacità ad adattarmi al contesto, è lo smart working/flessibilità della sede aziendale per la multinazionale dove lavoravo precedentemente come sviluppatore front-end. L'esperienza in merito è stata breve (1 anno) però ricca di opportunità interessanti e decisamente formativa (commisurata anche al fatto che lavoravo 10 ore al giorno, se non più, per portarmi avanti con le attività).

Ad oggi vorrei praticamente licenziarmi, se non fosse che sono poco lucido dovuto a delle situazioni spiacevoli recenti, per cui vorrei avere modo di sentire pareri diversi, così per tentare di avere un idea quanto più razionale possibile e completa.

Dunque, pareri? idee? riflessioni che dovrei fare?